Tra oggi e domani pubblico un utilissimo dizionario dei termini forex più diffusi, un dizionario che rappresenta un po’ una guida per orientarsi nel mondo del forex, utile soprattutto a coloro che vogliono cominciare ad operare sui mercati valutari. Prima di cominciare, però, è meglio evidenziare un concetto fondamentale. Per guadagnare nel forex serve un broker di elevatissima qualità: gratuito, affidabile, onesto e autorizzato.
Esistono pochi broker forex in grado di rispettare tutti questi requisiti e che quindi possono essere utilizzati con profitto e tranquillità, uno dei migliori in assoluto è Markets.com, puoi inscriverti subito cliccando qui.
Base Currency. Letteralmente “valuta base”. E’ il primo termine che compare in tutte le coppie. Per esempio, la Base Currency della coppia EUR/USD è l’euro, mentre quella della coppia GBP/USD è la sterlina.
Break Event Point. Detto anche Bep (semplicemente un acronio) o punto di pareggio, è l’unità di tempo necessaria affinché i ricavi legati a un’operazione eguagliano gli investimenti messi in campo per realizzare l’operazione stessa.
Central Bank. Con questo termine si indicano le banche centrali responsabili di ciascuna valuta. Sicché la Central Bank dell’euro è la Banca Centrale Europea, mentre la Central Bank del dollaro è la Federal Reserve.
Currency Risk. Rischio di subire perdite a causa dell’inversione di tendenza di un determinato cambio di valute.
Dumping. Vendita, da parte di un’impresa straniera, di un prodotto di qualsiasi tipo a un costo inferiore a quello praticato nel paese d’origine dell’impresa (o al quale fanno riferimento).
Federal Reserve. Per chi non lo sapesse, è la banca centrale degli Stati Uniti.
Fixed Exchange Rate. Corsi ufficiali che le banche centrali stabiliscono per le proprie monete. Il Fer (acronimo), a discapito delle premesse, raramente impone regimi di cambi così stabili da inficiare le attività di Forex. Questo perché qualche fluttuazione c’è sempre.
Flat. Noto anche con il termine di Square, indica la situazione di equilibrio del quaderno del trader. Si ravvisa il Fiat quando non è aperta nessuna posizione o quando tutte le posizioni aperte si annullano l’un l’altra.
Forex Exchange Swap. Transazione che implica il cambio in due date distinte: la prima, più vicina, al giungere della quale si effettua il cambio al tasso registrato in quel preciso momento; la seconda, più lontana, al giungere della quale si effettua il cambio a un tasso stabilito a inizio contratto.
Hedging. Noto anche con il nome di “copertura”, consiste nella realizzazione di un’operazione il cui scopo è limitare le eventuali perdite dell’operazione principale. Le due operazioni, ovviamente, hanno natura inversa. L’Hedging apporta prudenza ma, contemporaneamente, tende a limitare i profitti (proprio perché una parte del capitale è investito nella copertura). E’ utilizzato, spesso, a sostegno delle attività di Scalping.
Initial Marging. Deposito che funge da garanzia per aprire una posizione, il cui scopo è appunto garantire in caso di perdite.
Leva (effetto). Per leva si intende quello strumento, molto utilizzato nel Forex, che permette di realizzare operazioni impegnando solo una quota minima di capitale. Ipotizzando una leva “10:1”, si può aprire un’operazione 10.000 euro che però può potenzialmente portare guadagni (o perdite) di 100.000. La leva più utilizzata, che rappresenta anche la soglia al di là della quale il rischio è troppo alto, è quella 100:1. Molto spesso, però si utilizzano anche leve di 200 o 400.
Long position. Si tratta di una posizione caratterizzata dall’acquisto di una valuta che il trader non possedeva in precedenza. La valuta in questione acquisisce l’aggettivo “lungo”. Ad esempio, dollari lunghi.